La Pancia di Bologna: dalla Montagnola ai suoi sotterranei Halloween edition
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Date turni orari: sabato 1 novembre (ore 15.30 - The Vitruvio Horror Live Show 2025)
Ritrovo: Via dell’Indipendenza 69/a, Bologna
Durata: un'ora e mezza circa
Contributo a persona, da corrispondere in contanti all'accoglienza: € 13,00 biglietto intero + € 2,00 a favore della Cooperativa Re_Esistente
Info e prenotazioni: tel. 329 3659446 - associazione.vitruvio@gmail.com
Personaggi e interpreti: Onorina Pirazzoli (Alida Toschi / Monica Corsi), Gabriele Bernardi (Presidente Associazione Vitruvio)
Visita-spettacolo tra storia popolare, memoria resistente e luoghi sotterranei
Per chi ama i misteri, per chi non teme il buio, per chi vuole ascoltare Bologna dalla sua gola più profonda: Halloween 2025 si celebra entrando nel ventre della città.
“C’era una volta un castello, cinque volte costruito e cinque volte raso al suolo. C’era un mercato, un giardino, e soprattutto una città che non ha mai smesso di lottare.”
La Montagnola, di giorno parco pubblico, di notte rivela la sua anima spettrale: un ventre vivo di memorie, battaglie, fantasmi popolari e resistenze mai sopite.
In questo speciale tour-spettacolo di Halloween, Onorina Pirazzoli, la più iconica zdàura bolognese (Alida Toschi / Monica Corsi) – torna in scena con la sua ironia corrosiva e il suo inconfondibile sarcasmo. Fra le sue storie popolari e la voce del Presidente di Vitruvio, Gabriele Bernardi, riaffioreranno presenze, leggende e ombre che Bologna ha provato a seppellire, senza mai riuscirci davvero.
Insieme ci porteranno fino alla velostazione ed al rifugio antiaereo del Pincio, oggi riaperto grazie al lavoro di rete fra associazioni e realtà cittadine.
Tra storia vera e suggestioni teatrali, Onorina guiderà i partecipanti dentro la “pancia oscura” di Bologna, tra voci che non si spengono, memorie che non si cancellano e un presente che vibra ancora di ciò che è stato.
TG7 PRESENTA: LA PANCIA DI BOLOGNA CON VITRUVIO - GUARDA IL SERVIZIO
Cosa scoprirai?
La Montagnola - È il primo giardino pubblico di Bologna, un tempo terreno conteso tra il popolo e i simboli del potere. Un luogo cresciuto – e gonfiato – nei secoli, proprio come una pancia: piena di storia, memorie e macerie. Cammineremo lungo la sua superficie ma ne esploreremo anche le stratificazioni invisibili:
- Il giardino della Montagnola, teatro di ribellioni, mercati e insurrezioni… e di segreti mai raccontati.
- Le cinque rocche papali: costruite come simbolo di potere, abbattute come rituali di liberazione.
- Le barricate del 1848, quando la città insorse e il sangue colorò le strade.
- La discesa nel rifugio antiaereo del Pincio, dove il tempo sembra essersi fermato e il silenzio racconta storie più forti delle parole.
Il gran finale: nei sotterranei del Pincio
Dal 2016, la visita termina all’interno di un luogo straordinario e spesso dimenticato: il rifugio antiaereo del Pincio, uno degli ambienti più carichi di suggestione e significato della città. Situato sotto la monumentale scalea che collega via Indipendenza alla Montagnola, progettata da Tito Azzolini a fine Ottocento, questo spazio ha ospitato nei decenni un deposito comunale, due tunnel e infine un rifugio utilizzato durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi, grazie alla collaborazione con l'Associazione Salvaciclisti e con la Cooperativa Re_Esistente, questo luogo viene riaperto come spazio rigenerato di memoria attiva, testimone della protezione collettiva e simbolo della resistenza passiva. Un esempio concreto di come lo spazio urbano possa diventare un archivio vivente di storie, un teatro sotterraneo di esperienze civili e politiche.
Durante il percorso verrà evocata anche la figura del gerarca fascista Ettore Muti, cui il rifugio era intitolato, per collegare le vicende bolognesi alla brutalità dei bombardamenti durante la guerra civile spagnola italiani in Spagna, da Guernica a Barcellona, e al ruolo della resistenza collettiva come risposta civile alla barbarie.
Una visita per chi ama la città, e per chi vuole capirla fino in fondo
Bologna non si capisce tutta guardando le torri: bisogna entrare nella sua pancia, ascoltare le sue viscere, respirare il fiato di chi l’ha vissuta da sotto, da dentro.
Una novità: ExDynamo, la Velostazione che rinasce
Dal ventre della Montagnola emerge oggi un nuovo cuore pulsante: ExDynamo – Velostazione di Bologna, inaugurata ufficialmente a metà giugno 2025 e operativa da metà settembre 2025 con i servizi di parcheggio bici, sia interno che esterno, accessibili tramite app. Negli stessi ambienti che furono scuderie papali, deposito comunale e rifugio antiaereo, oggi trovano casa biciclette, ciclofficina, eventi, bar e spazi culturali. Migliaia di metri quadrati sotto il Pincio diventano così un presidio urbano dedicato alla mobilità sostenibile, alla socialità e alla memoria. Con orari di apertura dalle 12 alle 24, ExDynamo è già un nuovo punto di riferimento nel cuore della città, dove storia e futuro si incontrano: dai rifugi antiaerei della guerra alla città sostenibile delle due ruote.
PERCHÉ PARTECIPARE
Perché Bologna ha una pancia piena di storie. Perché la Velostazione è di nuovo aperta, dopo una chiusura durata anni per consentire importanti opere manutentive.
Perché camminare nella Montagnola significa calpestare secoli di resistenza.
Perché sotto le scale che ogni giorno salgono migliaia di persone si nasconde un racconto sotterraneo di protezione, memoria e speranza.
E perché, in un’epoca di oblio, ricordare insieme è un atto rivoluzionario.
Onorina Pirazzoli®, arzdàura e zdàura di Bologna sono marchi registrati.
Ogni abuso sarà perseguito penalmente.